Dogliani è un borgo che sta a cavallo tra la Langa monregalese e albese ed è Mecca per tutti coloro che amano il buon vino e la buona cucina. Il panorama, bello in ogni stagione, diventa pittoresco in autunno, quando le sfumature dei vigneti rendono il paesaggio ancora più suggestivo. Considerato la capitale delle Langhe sud-occidentali, sulle colline tanto care a Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, mantiene ancora oggi la fisionomia urbanistica che la storia e l’uomo hanno disegnato fin dalle sue origini. Il paese è diviso in due parti: il Borgo, situato sul fondovalle accanto all’alveo del torrente Rea, ed il Castello che sorge su un’altura, in posizione più elevata, a circa 300 mt s.l.m. e che conserva ancora oggi l’aspetto tipico del periodo medioevale. L’aspetto odierno del paese è dovuto alla mano esperta dell’architetto (“indigeno” doglianese) Giovanni Battista Schellino. Eclettico e stravagante, a partire dalla seconda metà dell’ottocento, disegnò la fisionomia del paese, riconoscibile ancora oggi. La Chiesa Parrocchiale, l’ingresso monumentale del cimitero, l’Ospedale Civico, il restauro della Chiesa di San Quirico, i Piloni del Rosario, il Ritiro Sacra Famiglia, la Torre dei cessi…
Dogliani ha dato i natali ad illustri personaggi, mentre molti altri vi sono legati a diverso titolo. Tra i primi citiamo l’imprenditore Michele Ferrero (il papà della Nutella) e Giulio Einaudi (l’editore fondatore della casa editrice che porta il suo nome). Tra i secondi lo scrittore Giorgio Bocca e Luigi Einaudi, economista, politico e giornalista nonché secondo Presidente della Repubblica in carica dal 1948 al 1955.
Ai primi di ottobre Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico ideato e promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente art oriented della Fondazione CRT giunto alla sua seconda edizione, inaugurerà una nuova installazione proprio nel comune di Dogliani, nella frazione Borgata Valdibà. L’autore dell’opera, realizzata dall’artista kosovaro Petrit Halilaj, ha dichiarato: “Al posto della vecchia scuola di Borgata Valdibà, realizzerò una casa di fantasia, decorata con scarabocchi e sogni ad occhi aperti provenienti sia dagli studenti di Dogliani sia da bambine e bambini da tutti i Balcani; una torreggiante fantasticheria che fluttuerà libera attraverso i confini geografici e politici”. Curatrice del progetto sarà Marta Papini, che lo scorso anno aveva seguito l’installazione dell’opera le masche di Giulia Cenci, nel comune di Rittana (Cuneo). Di questo progetto abbiamo parlato in questa puntata di Onde Road: https://onderoad.radiopopolare.it/?p=6661
Per informazioni: www.radis-crt.it