Sarajevo, 3 giugno 2012

Dove mangiare

Hotel Astra. Ulica Kundurdžiluk 2, tel. +387 33 475100. Costruzione dall’inconfondibile architettura austro-ungarica, in una trasversale della Ferhadija, la via dello shopping. Colazione tipicamente balcanica, con pita (pane piatto lievitato, rotondo, a base di farina di grano), yogurt e formaggi cremosi. Doppia a partire da 240 KM (circa 120 €)
Hotel Villa Orient. Oprkanj 6, tel. +387 33 232702, e.mail orient@bih.net.ba. Situato a poche decine di metri dalla fontana Sebilj, il cuore della Baščaršija, vanta una architettura e arredi in stile orientaleggiante. Doppia a partire da 140 KM (circa 70 €). Nel prezzo è incluso il parcheggio e il servizio wi-fi nelle camere.

Dove dormire

Inat Kuća. Veliki Alifakovac 1, tel. +387 33 447867. Sulla riva del fiume, in faccia alla storica biblioteca, è caratterizzato da un arredamento tradizionale. Secondo il gusto bosniaco, un cibo è buono se può essere mangiato con un cucchiaio: non a caso la cucina locale è ricca di zuppe, di piatti a base di sughi e di dolci cremosi. E’ per questo che nella cucina a vista c’è sempre un enorme pentolone dove bolle la zuppa del giorno (ottima la Begova Čorba, la zuppa del Bey, a base di verdure, carne, spezie, brodo di pollo, un cucchiaio di panna e uno spruzzo di limone). Da non perdere i kolači, polpettine di carne servite con sugo di pomodoro e riso. Non ha giorni di chiusura. Difficile spendere più di 60 KM (circa 30 €).
Srebrna Skoljka. 7 Ferhadija. Trattoria popolare locata nel cuore della via dello shopping, al piano superiore dello storico Mercato Coperto, una costruzione datata 1895 firmata da Josip Vancaš (1869-1933), lo stesso architetto della vicina cattedrale cattolica. In questo locale sono state girate alcune scene di “Venuto al mondo”, il nuovo film di Sergio Castellitto, interpretato da Penelope Cruz e Emile Hirsch, tratto dall’omonimo romanzo della moglie del regista, Margaret Mazzantini. Va provato il sahan: un misto di verdure ripiene. Menù sui 30 KM (circa 15 €).
Pivnica HJ. Ulica Franievaċka 15, tel. +387 33 239740. Aperto dalle 10 di mattina all’una di notte. Costruito con logiche architettoniche austro-ungariche, è una dependance della storica fabbrica di birra (pivara) dove si produce la Sarajevska. Ottime le salsicce, sia quelle piccanti che quelle all’aglio. Per birra, salsicce e un dolce conto sui 40 KM (circa 20 €).

Caffe

Zlatna Ribica (Pesce d’oro). Ulica Kaptol 5, tel. +387 33 215369. Aperto dalle 8 alle 24. Caffè piovuto nel cuore di Sarajevo dalla Parigi e dalla Vienna fin-de-siècle. Sembra arredato con i fondi di magazzino di un vecchio rigattiere: vecchie macchine da cucine che fungono da tavolini, lampade liberty, vetusti ventilatori a pala, cassetti pieni di caramelle, musica anni ‘60, strepitose tisane e un insolito bagno.
Cafè Tito. Zmaja ed Bosne 5, tel. +387 061 208881. Aperto, tutti i giorni, dalle 7 di mattina all’una di notte. Posto sul retro del Museo di Storia è un paradiso per gli ostalgici. L’immagine di Tito è onnipresente: compare sulle bustine dello zucchero e sulle bottiglie di birra.

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