Sport e cultura a Crans Montana

Come risaputo Crans Montana è una rinomata stazione sciistica. Volendo provare un’emozione ‘olimpica’ si può testare la pista dove la Goggia ha vinto la discesa di Coppa del Mondo. E molte sue piste sono ‘colorate’ da murales firmati da stret artist di mezzo mondo (per questa street art senza streets andate qui: onderoad.radiopopolare.it/?p=4159).

Per una esperienza alternativa a Sion si può surfare all’Alaïa Bay (alaiabay.ch): la prima piscina di surf costruita nell’Europa continentale. Più di 8’300m2 dedicati alla pratica del surf, tutti i livelli inclusi. Lo spot ospita anche una scuola di surf, una fabbrica, un negozio di surf e un ristorante con una terrazza panoramica sul bacino. Ma da queste parti si può venire anche per rilassarsi e praticare immersioni culturali. Lo intuì anche il poeta Rainer Maria Rilke, che dopo un periodo nomadico si insediò nel piccolo maniero di Muzot, vicino a Sierre, dove trascorse gli ultimi cinque anni della sua esistenza ultimando, tra l’altro, la scrittura delle celeberrime “Elegie duinesi”. Se per conoscerlo meglio si può fare un salto alla Maison Pancrace de Courten dove ha sede la Fondazione Rainer Maria Rilke, per capire perché lo scrittore e poeta vallesano Maurice Chappaz sia una delle più autorevoli voci letterarie della Svizzera francofona basta leggere il suo pamphlet «Les maquereaux des cîmes blanches» («I magnaccia delle cime bianche»), nel quale nel 1976 puntò l’indice contro gli speculatori immobiliari e i politici corrotti. Fu un grande scandalo con una grande risonanza in tutto il Vallese. Chappaz merita però di essere conosciuto anche fuori dalla sua terra: la montagna e la natura costituiscono i suoi temi prediletti ed utilizza la poesia come arma per difendere l’ambiente, descrivendo le violazioni di cui è vittima. In difesa della cultura di una minoranza etnica, gli aborigeni austrialiani, si schiera “Breath of life”, una mostra in cartellone sino al 17 aprile alla Fondation Opale di Lens. La mostra ha l’ambizione di far conoscere ai visitatori lo yidaki, più comunemente noto con il nome di didgeridoo, strumento emblematico dell’Australia aborigena. Lo yidaki, che risale ad almeno 1.500 anni fa, è un marcatore culturale e spirituale intimamente legato alla storia e alla terra del popolo yolŋu. Installazioni immersive, concepite appositamente per questa mostra da artisti yolŋu, combinano sculture, suoni e video mapping, proponendo così un viaggio tra luoghi sacri e arte contemporanea.

Interviste raccolte, in gran parte, da Margherita Redaelli. Un grazie anche alla nostra prof di sci, Marta Spadacini, per la scheda sulle piste di Crans Montana.

 Info:  valais.ch/it          crans-montana.ch/it

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