Il lago Saimaa è un complesso di bacini lacustri collegati tra loro, con una superficie di 4.400 km2. Praticamente quanto l’intero Molise. Si trova nella Finlandia orientale ed è costituito da un susseguirsi di pozze e corsi d’acqua contrappuntati da migliaia di isole e isolotti. Nei mesi invernali è in gran parte ghiacciato e a tal proposito lo scrittore Tuomas Kyrö, autore di L’anno del coniglio , ha scritto che “grazie al ghiaccio invernale si può fare quel che solo Gesù ha fatto: camminare sulle acque”. Il tramonto, che da queste parti in inverno coincide con le prime ore del pomeriggio, può essere utilizzato per iniziare a prendere confidenza con i boschi, ovvero la realtà dominante di tutto il territorio che circonda il lago Saimaa. Le guide di Saima Naturally organizzano delle escursioni nei boschi che circondano Lappeenranta e la vicina Imatra: un’oretta di camminata nella neve, con tappe per essere ragguagliati sulla vegetazione che si incontra e sosta finale sulle rive del lago per uno spuntino con thè caldo e makkara (würstel finlandesi) arrostiti sulla brace. Per chi vuole strafare c’è la possibilità di galleggiare sul lago semi ghiacciato protetto da sgargianti mute stagne. Anche dall’acqua si possono avvistare delle casette di legno, circondate solamente da una fitta foresta di pini, abeti e betulle. Sono i famosi cottage finlandesi: i mökki. Come ci conferma Liisa Liimatainen, per anni corrispondente dall’Italia per testate finniche, un finlandese doc non può farne a meno. I finlandesi sono molto legati alla natura e amano staccarsi dalla vita quotidiana per passare un po’ di tempo nella quiete della foresta, a volte anche da soli. Talvolta i mökki non hanno una fogna, spesso manca la corrente elettrica ed i comfort sono ridotti al minimo. Quello che però non manca mai è la sauna, il più delle volte alimentata a legna. Così come non manca mai una tazza di caffè: i finlandesi ne sono tra i maggiori consumatori al mondo… altro che ‘na tazzulella a cafè. Altra grande passione è il tango che, nella versione finnica, come ci dice Mirco Mariani degli Extraliscio, ha una natura più rarefatta e posata rispetto a quello argentino. Elegantissima invece la musica diffusa nei locali dell’hotel Punkaharju . E’ un grande cottage tutto in legno, datato 1845, di color rosa confetto con finestre decorate da trafori in bianco che creano un effetto zucchero filato. Una torretta panoramica consente di capire di essere ‘assediati’ dai boschi, tranne il lato fronte lago. E, poichè fino al 1906 i turisti arrivavano principalmente in battello a vapore, la facciata principale dell’hotel guarda il lago. La padrona di casa è Saimi Hoyer. Ex fotomodella, capelli rossi fiammeggianti, energia incontenibile, in un momento difficile della vita si è chiesta dove stava la bellezza e la risposta l’ha portata qui. Mostrandoci la fotografia di un hygrophorus camarophyllus, il suo fungo preferito, ci confessa che “adoro il suo profumo muschiato. E amo ancor di più questo lago, e non poteva che essere così dato che il mio nome, Saimi, deriva dal suo, Saimaa. Quando alloggio nel mio mokki, poco lontano da qui, per bere uso l’acqua del lago”. Recentemente una rivista scientifica ha scritto che quando l’acqua dolce finirà, per i laghi della Carelia si batteranno le potenze mondiali. L’augurio ovviamente è che non accada mai, e che Saimi, e i suoi ospiti, possano continuare a dissetarsi tranquillamente e raccogliere funghi…
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