«Ho sempre pensato che certi luoghi sono calamite, che ti attraggono se passi nei paraggi». Con queste parole in epigrafe del Nobel Patrick Modiano si apre l’introduzione al nuovo libro di Mario Maffi, Città di memoria (il Saggiatore). Come un rabdomante di storie Maffi si aggira per i luoghi in cerca di rimanenze della storia e della memoria, elementi sospesi in una sacca di tempo, in attesa di essere riportati alla luce. E’ lo stesso Mario Maffi, per oltre quarant’anni docente di Letteratura e cultura angloamericana all’Università degli Studi di Milano, a guidarci nel passato e nel presente di sei metropoli: New York, New Orleans, Parigi, Manchester-Salford e Londra. Un viaggio che parte dal Lower East Side, prediletto territorio d’esplorazione newyorkese: Mario ne ripercorre la storia a partire dai grandi tenements stipati di immigrati… A seguire esploriamo New Orleans (già sfiorata da Mario in un altro libro maestoso come Mississippi, che in Francia, gli è valso il Premio Ptolémée de Géographie), scoprendo la Napoleon House e la Faulkner House Books. Segue il vagabondaggio sotto le ceneri della Comune di Parigi… Ci sono poi le città gemelle di Manchester e Salford, per raccontare il massacro di Peterloo che ispirò versi a Shelley e a Byron contro un politicante («Qui giacciono le ossa di Castlereagh / Fermatevi, viaggiatori, e pisciate»). E infine c’è l’East End di Londra, forse la città più amata da Maffi…
Domenica scorsa ho ascoltato con grandissimo piacere questa intervista; l’argomento mi ha preso moltissimo, ottime tra l’altro le scelte musicali specie quella finale di Londra, e in questi giorni comprerò sicuramente il libro; grazie!
Carlo
PS concordo con Patrick Modiano, ogni persona perlatro ha i “suoi” luoghi calamita, non sarebbe male invitare i lettori a condividerli in una puntata…