In occasione della nuova edizione del Festival del Social Walking, una proposta di Viaggi e Miraggi che si celebrerà il 10 e 11 maggio al Parco Nord Milano, abbiamo chiacchierato con qualcuno dei suoi ospiti.
Anna Rastello e Riccardo Carnovalini hanno parlato del loro libro “365 volte Europa”. Lei interessata alle scienze umane. Lui fotografo che ha fatto dell’obiettività dell’obiettivo il leitmotiv della sua vita. 365 giorni, 22 Nazioni, 11275 chilometri, 10700 fotografie: questi i numeri del loro viaggio, sempre a piedi e durato un anno, raccontato nel loro libro.
Robin Targon ci ha parla del thru-hiking, escursioni sulla lunga distanza effettuate in un’unica volta, dall’inizio alla fine, e in modo autonomo (in genere sono percorsi che presentano lunghezze di migliaia di chilometri e per completarli occorrono mesi).
Matthias Canapini ha presentato “Il gioco dell’oca“, la sua mostra fotografica dedicata a quelle comunità (o a singoli individui) costrette a lasciare casa o a sopravvivere in luoghi inospitali. Le principali rotte dei migranti che dall’Africa subsahariana al Medio Oriente si snodano fino al cuore d’Europa. Un’umanità in transito che ha incontrato ai confini del Continente (Calais, Lampedusa, Bosnia, Alpi…) narrandone le singole esperienze: migranti, richiedenti asilo, profughi, ma anche attivisti, dottori, cittadini solidali. Un “racconto di passaggio”, in bilico sulla frontiera.
Sara Bonfanti ci ha parlato dello spettacolo di danza contemporanea della Compagnia ErsiliaDanza “SUL SENTIERO“, nato dopo il suo cammino in solitaria lungo tutto il bellissimo Sentiero Italia CAI. Ha attraversato le Alpi, visto il Monte Bianco, cavalcato gli Appennini, cammina di giorno e di notte, a volte ha sentito la fatica e a volte si è commuossa, ma ha sempre proseguito attraversando anche la Sicilia e la Sardegna. E arrivata alla fine si è accorta di aver compiuto un’impresa: ha percorso tutta l’Italia a piedi! Ed è la prima donna ad averlo fatto.
Paolo Tagliacarne ha illustrato il progetto Strade Zitte , nato nel 2005 ispirandosi a una canzone di Paolo Conte: sono “itinerari da collezione” su strade secondarie di campagna e montagna, pensati per un ciclismo lento, contemplativo e lontano dal turismo di massa. All’interno di questo mondo, la Chase the Sun Italia (21 giugno – da Cesenatico a Tirrenia) è la “numero 1”: una ride non competitiva, dall’alba al tramonto, con il sole come unico cronometro. E’ un progetto per i cultori del pedale, non inserito nel Festival, ma altrettanto interessante.