Maranhao

Il Maranhao è  una scheggia di Brasile che inizia dove terminano le ultime propaggini della foresta amazzonica. La sua capitale è São Luis, l’unica città, tra quelle brasiliane, ad essere stata fondata dai francesi. Una città, bagnata dalle acque tiepide della baia di São Marcos e dall’Oceano Atlantico, che si muove con lentezza, perennemente accarezzata dalla brezza del mare, avvolta in un clima piacevolmente caldo. Una realtà che ha spinto i maranhensi ad adottare, come musica ufficiale del proprio stato, i ritmi ipnotici e ripetitivi del reggae. E’ una città prevalentemente abitata da afrodiscendenti, arrivati come schiavi tra gli anni dal 1693 al 1841. A ricordarlo ci pensa il Monumento alla Diaspora Africana nel Maranhão, realizzato per salvare le radici culturali che gli schiavi neri deportati qui in catene, hanno lasciato nella cucina, nella fede, nella danza, nel lavoro e nei modi di fare le cose. Un tentativo, riuscito, di evidenziare il contributo dei neri alla cultura e all’identità del Maranhão.  Parlando dei neri del Maranhão dei neri della regione non si può non evidenziare spazi come i quilombos, che si trovano sulla costa occidentale e nella pianura del Maranhão, e che accolgono una notevole quantità di popolazione nera. Sono insediamenti che hanno origine dalle comunità fondata da schiavi africani fuggiti dalle piantagioni in cui erano prigionieri nel Brasile all’epoca della schiavitù e che  costituirono un’importante forma di resistenza alla schiavitù. A São Luís ce n’è uno storico, il quilombo di Liberdade, composto da più quartieri dell’odierna topografia cittadina.
La tradizione più importante della gente del Maranhao sono i festeggiamenti legati alla festa del folclore popolare conosciuta come Bumba Meu Boi. Coinvolge personaggi umani e animali fantastici, e ruota intorno alla leggenda sulla morte e la resurrezione di un bue. Una festività che ha legami con diverse tradizioni, africane, indigene ed europee, incluse feste religiose cattoliche, essendo fortemente associato al periodo delle feste di giugno, in particolare la festa di san Giovanni.
Tra gli appuntamenti organizzati per i viaggi di Radio Popolare c’è quello, nel Quilombo Liberdade, al Barracão de Boi da Floresta dove appena finiscono le celebrazioni del bumba-meu.boi iniziano i preparativi per le celebrazioni dell’anno successivo.
Una meraviglia naturalistica del Maranhão sono le dune delle Lençóis Maranhenses. Una realtà che regala al visitatore uno spettacolo incredibile, unico al mondo. Viste dall’alto, le dune sembrano panni bianchi stesi ad asciugare in un pomeriggio ventoso. Infatti, il nome di questo luogo, Lençóis Maranhenses, significa “lenzuola del Maranhão”. Comunque lo si chiami, è un deserto magico, con ondate dopo ondate di scintillante sabbia bianca. Banchi di pesci argentati nuotano in pozze blu e verdi brillanti lasciate dalle piogge. I pastori guidano carovane di capre sulle dune imponenti. E i pescatori prendono il largo, guidati solo dalle stelle e dai fantasmi di vecchi naufragi. Sembra un mondo parallelo, invece è un parco nazionale di 600 miglia quadrate creato quattro decenni fa per proteggere questo improbabile ecosistema. È come se il mare vicino alle Bahamas fosse improvvisamente apparso come un miraggio in mezzo al Sahara.  Solo che in questo deserto il miraggio è reale.

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