Oriente cubano

Un parzialissimo resoconto del recente viaggio nell’Oriente Cubano con gli ascoltatori di Radio Popolare.  Prima tappa, un’escursione sulla Sierra Maestra, alla Comandancia General de La Plata, il luogo dove Fidel Castro decise di installare, nel 1958, il Comando dei Barbudos e le apparecchiature di Radio Rebelde. Da allora, si pianificò tutto da lì: le missioni di guerriglia e i messaggi al popolo cubano. Una camminata guidati da Husmani durante la quale ci ha raccontato storie fantastiche. Come quella delle foglie del cupey, una delle tante piante incontrate nella selva. Foglie che Carlos Manuel de Cespedes, il padre della patria cubana, utilizzava al posto dei fogli di carta per alfabetizzare i cubani. Husmani ne ha raccolta una e ci ha scritto “Viva Italia y Cuba. Amigos”.
A Baracoa abbiamo incontrato Alejandro Sebastiàn Hartmann Matos, l’historiador della città (figura che a Cuba gestisce il piano di sviluppo di una città, combinando trasformazione urbana e progetti culturali). Ci ha ricordato che Baracoa significa “luogo dell’acqua” perché è ricca di fiumi. Proprio per merito di questi fiumi e della posizione geografica privilegiata, oggi Baracoa conserva un micro-clima unico che va conservato e tutelato e che l’ha resa nota per essere l’area dove si produce il miglior cioccolato del mondo (anche se caffè e frutta non sono da meno). La conferma che l’historiador non esagerava è arrivata con l’escursione alla Boca de Yamuri, situata, come dice il nome, alla foce del Río Yumurí. Risalendo il fiume, prima in barca e poi a piedi, siamo accompagnati da Ruben Cesar Cintra, Shakira per gli amici. E’ lui a raccontarci che molte delle piante e degli alberi che qui si incontrano posseggono proprietà medicinali. Nel corso dei secoli, e grazie alle radici indigene e africane della regione, la gente del posto ha sviluppato una profonda conoscenza di questa vegetazione.  La foreste è un rifugio permanente per svariati animali e senza essere dei fondamentalisti del birdwatching ci si rende subito conto della grandiosità della fauna volatile: sono state censite più di 60 specie di uccelli, tra cui il tocororo (una vera e propria icona cubana perché il suo piumaggio ha i colori della bandiera nazionale: bianca rossa e blu). E’ anche la patria della polimita (Polymita picta), una specie di chiocciola che vive sugli alberi. Conosciuta come “lumaca dipinta”, per via dei colori brillanti della sua conchiglia, è considerata uno dei molluschi più belli del mondo ed è una specie endemica in pericolo a causa della perdita del suo habitat e della cattura dei suoi esemplari. Un’escursione, quella con Shakira, che termina con un pranzo sulla spiaggia… Partendo da Baracoa sulla nostra guagua giallorossa abbiamo caricato Ansel, un 25enne che partiva per “il viaggio”. E’ il figlio di Margarita, la padrona della Casa Particular dove abbiamo soggiornato. Noi lo abbiamo portato da Baracoa a Santiago. Da lì con un volo raggiungeva il Nicaragua. Poi contrattando con i passatori doveva attraversare il Centro America cercando infine di entrare negli Stati Uniti. A Santiago si è incamminato con uno zaino in spalla e una borsa di plastica in mano. Davanti a lui un sogno e un grosso punto di domanda, più grande del suo sogno…
Che ne sarà invece del sogno del socialismo cubano? Ne parliamo con Alfredo Somoza, giornalista e collaboratore di Esteri…

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