Viaggio nei monti arcani

Un viaggio nei mondi fatati delle montagne, tenendo come guida l’Atlante dei monti arcani di Albano Marcarini (ed. Hoepli). Un atlante dedicato alle montagne più suggestive, dall’Olimpo all’Ararat, dal monte Giarolo al Cerro Hermoso: per costruire itinerari ideali e viaggi anche solo con la mente. Da sempre la montagna suscita sensazioni enormi e a volte contrastanti: stupore, meraviglia, potenza, paura o aspirazione, sacralità e vicinanza a Dio, rispetto o conquista, ignoto. Quasi mai indifferenza. Alcune montagne sono circonfuse di un’aura ancora più elevata di quanto la loro altezza geografica riveli. Sono montagne sacre o mitiche o mitizzate o idealizzate. Non vi è regione del mondo che ne sia priva, non vi è popolo che non ne abbia una. E ognuna ha la sua vicenda, la sua narrazione: dimora degli Dei come l’Olimpo, poteri arcani come il Monte Calamita, meta di pellegrinaggio come il Monte Kailas, ultimo rifugio come il Monte Ararat, rivelazione come il Monte Sinai. Sono 88 monti “arcani” nel senso che Leopardi volle dare alla parola: «ciò che per la segretezza o il mistero in cui si avvolge è motivo di fascino o di attrazione». Scritto con il medesimo linguaggio leggero dell’Atlante inutile del mondo, il volume si avvale di tavole cartografiche ad hoc e acquerelli, e presenta un apparato d’appendice che diventa, anche in questo caso, approfondimento e guida per raggiungere le mete. Un viaggio attraverso questi universi arcani è offerto dalla Ferrovia Vigezzina-Centovalli . Una ferrovia che attraversa un territorio variegato (la tratta va da Domodossola a Locarno), in un susseguirsi di gole profonde, montagne selvagge, fiumi e cascate. Una natura prorompente in cui si inseriscono armoniosamente piccoli e caratteristici borghi disseminati tra le Centovalli e la Valle Vigezzo. 52 km di percorso, 2 nazioni, 83 ponti e 31 gallerie da scoprire in poco meno di due ore. Una incursione al Maso Guez , sull’Alpe Cimbra, in località San Sebastiano di Folgaria: il regno del pastore Serafino, ideatore di originali escursioni sulla neve. Non un banale sleddog: le slitte di Serafino non sono trainate da cani, ma dai suoi caproni. Originale anche l’esperienza vissuta da 4 bambine e 3 bambini: un’avventura che nasce da un progetto di educazione ambientale del Family CAI Macherio-Vedano nelle scuole elementari e medie di tre comuni (Macherio, Vedano al Lambro e Villasanta) che ha coinvolto più di 800 alunne e alunni. La loro parte per salvare il pianeta i 7 ragazzini l’hanno fatta ripulendo dai rifiuti la zona ai piedi della Grigna Meridionale attorno al rifugio Porta. Il progetto “Nelle squame di una trota” ha poi dato il titolo a un corto, diretto da Mara Moschini e Marco Cortesi, che racconta l’esperienza vissuta dai 7 eroi in rappresentanza anche dei loro compagni e compagne. Il corto è uno dei numerosi lavori firmati dai due registi, da sempre legati alle tematiche della natura e alla salvaguardia del pianeta (a breve inizierà un nuovo ciclo, da loro curato, di una serie televisiva legata a queste tematiche: Green Storytellers). Per info: www.greenstorytellers.com

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