Una puntata dedicata agli insegnanti di geografia, una materia attualmente emarginata dai programmi scolastici.
Stefano Brambilla ci parla dell’Atlante Mondiale del Touring Club Italiano (Touring Editore): 250 pagine di cartografia geografica,
con scale mirate a una chiara rappresentazione del territorio, dal locale al globale la sezione tematica racconta le principali dinamiche
geopolitiche e geoeconomiche in atto e le complesse relazioni uomo-ambiente. Uno strumento indispensabile per
conoscere la Terra, nei suoi elementi fisici, politici, geografici e antropici. Un elemento utilissimo per leggere gli eventi che accadono e comprendere
la complessità delle dinamiche che li determinano.
Albano Marcarini, illustrandoci il suo “Atlante Inutile del Mondo” (Hoepli Editore), ci guida attraverso un repertorio cartografico
di anomalie geo-politiche passate e presenti, collegate tra loro dal filo rosso della sua memoria e delle sue esperienze personali creando una narrazione che intende spingere i limiti della carta topografica oltre il classico modello di perfetto documento di consultazione verso una concezione più personale e letteraria di spazio e luogo. Un repertorio di anomalie geopolitiche che raramente hanno avuto un posto nella storia o hanno lasciato un segno nella geografia: repubbliche scombinate, regni effimeri, imprese utopiche, assurdità confinarie, isole perdute o mai nate, città improbabili. Io che sono cresciuto a Metanopoli, scopro con sorpresa che esiste anche Benzinopoli. Da Porkkalanniemi alle Formiche di Grosseto, dalla galleria Rosazza a Semifonte ma anche dall’Isola dei Fagiani alla Caliacra, dall’Hôtel Belvédère all’Isola di Gigha, dai Chevsuri al Buganda, dall’Isola Inaccessibile all’Isola Zero.
A metà tra il mondo reale illustrato nell’atlante del Touring e quello sospeso tra realtà e sogno dell’Atlante di Marcarini c’è l’Underground Railroad, un’ucronia che spiega bene che cos’era e che cos’è il razzismo. Trattasi di una rete informale di itinerari segreti e luoghi sicuri utilizzati nel XIX secolo dagli schiavi afroamericani negli negli Stati Uniti d’America, per fuggire negli “Stati liberi” e in Canada con l’aiuto degli abolizionisti, solidali con la loro causa. Questa originale “Ferrovia Sotterranea” è raccontata nella serie televisiva (in Italia disponibile su Amazon Prime) The Undergound Railroad. Diretta da Barry Jenkins, il regista di Moonlight (3 premi Oscar), e prodotta tra gli altri da Brad Pitt, che era uno dei produttori anche del film, la serie è basata sul romanzo La ferrovia sotterranea di Colson Whitehead, uscito nel 2016. Un libro che, se in Italia non è famosissimo, negli Stati Uniti è decisamente noto (era nella lista dei preferiti di Barak Obama e ha vinto diversi premi compreso il Pulitzer per la narrativa).