L’Italia è sempre più verde, boschi e foreste avanzano inarrestabili e si impossessano delle campagne e delle zone montane abbandonate. Nel nostro Paese ci sono 11 milioni di ettari di boschi: il 34% è nelle mani del pubblico, il 66% dei privati. Di questi solo il 15% ha una forma di gestione, il resto è in stato di abbandono. Forest Sharing , piattaforma e community per la gestione dei terreni boschivi, lavora per contrastare questo stato di abbandono. Premiata dall’Europa come miglior idea imprenditoriale e da Legambiente come “il progetto più ecosostenibile”, si basa su un principio antico quanto lungimirante: conosci il tuo bosco. Realizzata da Bluebiloba srl, primo spin off dell’Università di Firenze senza personale strutturato al suo interno, formato quindi solo da ex ricercatori di Scienze forestali, Forest Sharing non riceve un euro di finanziamento, né pubblico né privato, e si sostiene grazie al contributo dei singoli soci. Oggi gestisce 4500 ettari di bosco che appartengono a circa 400 proprietari che non sanno o non possono gestirlo in prima persona. Entrando nella community di Forest Sharing inseriscono i dati del proprio bosco nella piattaforma e scelgono le modalità di gestione (taglio legname, valorizzazione ricreativo turistica, mantenimento, ecc…), che possono essere gestite singolarmente o mixate tra di loro. In questo modo il proprietario trova chi cura il bosco a costo zero e può addirittura ricavarne un piccolo profitto. Un beneficio salutare è quello che incassa chi frequenta il Parco del Respiro a Fai della Paganella. E’ una splendida faggeta dove si può praticare il forest bathing, il cui effetto terapeutico è generato dall’interazione tra piante e organismo umano. Gli alberi, infatti, sprigionano nell’ambiente delle sostanze volatili, chiamate monoterpeni, che ricerche scientifiche hanno provato essere in grado di influenzare il nostro benessere psicofisico: in pratica, riducono gli ormoni dello stress e della depressione, abbassano la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca e agiscono sul nostro sistema immunitario potenziandone le funzionalità. Forest bathing anche nella millenaria Foresta del Tarvisio , al confine con Austria e Slovenia. È la più grande foresta demaniale d’Italia: 24.000 ettari di comprensorio alpino di cui 15.000 ricoperti di boschi produttivi, gestiti da più di un secolo secondo un preciso piano che garantisce una copertura arborea continua e il rinnovamento naturale delle specie autoctone. Proprio per questo rappresenta una delle aree naturalistiche più preziose d’Italia e uno dei sistemi faunistici più completi delle Alpi. Sempre in Friuli, a Tarcento, ha la sua sede la onlus Giant Trees Foundation, la cui mission, oltre a scalare gli alberi più grandi del mondo, è misurarli, conoscerli, studiarli e raccogliere una serie di indicatori che possono darci preziose informazioni sull’architettura, la meccanica e la biodiversità di questi giganti… E’ inoltre il referente italiano dell’European Tree of the Year, un concorso nato per valorizzare alberi “con una storia”, la loro connessione con la popolazione, il territorio e l’ambiente. Il Platano di Curinga si è aggiudicato il primo posto al contest italiano del 2020 e ha rappresentato l’Italia al contest Europeo nel febbraio 2021 aggiudicandosi il secondo posto (alle spalle della spagnola Carrasca di Lecina) con oltre 78.000 preferenze. Appena fuori Roma infine c’è un parco riservato agli alberi più vecchi d’Italia. E’ il giardino di Villa dei Quintili che ospita i gemelli di piante vecchie di secoli che ancora esistono in vari luoghi della nostra penisola. Il parco è stato creato nove anni fa dall’associazione Patriarchi della Natura che ha clonato circa 13mila piante poi ne ha portate alcune in una delle ville romane più famose della capitale.
La colonna sonora di questa puntata di Onde Road potrebbe essere firmata da David Monacchi, compositore e docente al Conservatorio Rossini di Pesaro. E’ uno studioso della musica espressa dalla natura, una concatenazione di note e di equilibrio ottenuta dal suono di uccelli, insetti e alberi. Una vera e propria “sinfonia” della foresta.