Greenway: la rete delle ex ferrovie recuperate al cicloturismo

C’era una volta la ferrovia, il mezzo di trasporto che cambiò le vite della gente, le loro abitudini e l’intera società. Ma laddove c’era una volta la ferrovia e oggi non c’è più – perché superata dalle auto o addirittura dai treni ad alta velocità – sono rimasti dei cammini ferrati che sono al tempo stesso memoria storica, patrimonio culturale e, spesso, ambiente incontaminato da ripercorrere indietro nel tempo, a piedi o in bicicletta. La FIAB per anni ha portato avanti una battaglia storica che finalmente sta dando i suoi frutti perchè anche in Italia si sta estendendo la rete delle ex ferrovie recuperate al cicloturismo e alla mobilità dolce. Una realtà che ci fotografa Michele Bernelli, direttore della rivista BC , che ci ricorda che se nel 2010 erano 640 i chilometri complessivi riconvertiti, dieci anni dopo c’è un aumento di oltre il 50%: oggi l’Italia conta 1033 chilometri di ciclabili che corrono su ex sedimi ferroviari. Ornella D’Alessio, autrice
del libro “Vie Verdi” (editore Cinquesensi, collana Omnes Viae), dove raccoglie venti itinerari che permettono ai tanti walker, anche di ultimissima generazione, e biker di scoprire nuovi interessanti percorsi, ce ne consiglia alcuni. Tra questi c’è la ciclopista del Trammino, inaugurata lo scorso 8 agosto. Il tracciato è lungo quasi dieci chilometri e si sviluppa lungo l’antico tracciato del tram su rotaie, da cui prende il nome, che ha terminato le corse negli anni ’60. Antonio Dalla Vedova, ex presidente Fiab e oggi responsabile area cicloturistica, ci descrive la Treviso-Ostiglia, il tratto cicloturistico veneto più importante: 52 km già attivi (e la Regione Veneto ha finanziato il prolungamento di altri 35 km).
La cultura del riutilizzo delle ex strade ferrate è sbocciata in America negli anni Sessanta.
Oggi si può spostare la propria residenza nel nord ovest dell’Arkansas e ricevere in cambio 10mila dollari e una bicicletta (questo angolo dell’Arkansas è ricco di piste ciclabili e percorsi naturalistici). Basta aderire al piano Life Works Here: findingnwa.com/incentive. Occorre avere almeno 24 anni ed essere disposti a fare i bagagli e partire al massimo sei mesi dopo l’accettazione della propria domanda.

Grazie a lifeintravel.it per l’utilizzo di alcune loro fotografie. Un saluto a Nala che compare nella foto di apertura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *