LA NAPOLI DEL RIONE SANITA’

Il Rione Sanità di Napoli è una delle zone meno considerate dai turisti, invece è un quartiere che ha moltissimo da offrire. La prima cosa che colpisce quando ci si arriva è l’imponente Ponte Maddalena Cerasuolo, che scavalca l’intero rione sovrastando le case e tagliando letteralmente gli edifici circostanti. Edificato agli inizi del 1800 dai francesi, aveva la funzione di collegamento della Reggia di Capodimonte con il resto della città senza dover passare attraverso gli stretti vicoli del vallone della Sanità. La sua esistenza però fece si che la maggior parte della gente potesse spostarsi senza dover scendere nel rione, che diventò di fatto una periferia nel centro della città.
Negli anni passati questa zona è stata teatro di atti di malavita e quindi vittima di pregiudizi, anche da parte degli stessi napoletani. Ma da qualche anno, dopo un lungo processo di apertura e bonifica delle aree più chiuse del quartiere, il Rione Sanità sta vivendo una rinascita che ha permesso a molte realtà locali di riscoprire le bellezze che il quartiere offre e proporle come meta di visita per i turisti.
Una rinascita che deve molto a padre Antonio Loffredo, parroco della basilica di S.Maria della Sanità (nota anche come la Chiesa di San Vincenzo o’monacone). Tra i tanti interventi effettuati vanno citati i lavori che hanno reso agibili le Catacombe di San Gaudioso, situate esattamente “sotto” la Chiesa della Sanità. Lavori svolti dai ragazzi della Comunità Parrocchiale assistiti da un gruppo di professionisti (architetti, storici, designer, etc.), professionisti che hanno donato consulenza ed assistenza ad altissimo livello. Oggi è possibile visitarle , unitamente a quelle di San Gennaro (quest’ultime sono inserite nel tour del “miglio sacro”, un percorso pieno di sorprese). La gestione del tutto è stata affidata alla Cooperativa Paranza, costituita da ragazzi della Sanità. Con il lavoro “generato”, la Cooperativa ha prima creato posti di lavoro per altri ragazzi del quartiere e poi ha ‘filiato’, creando altre cooperative. E quindi altri posti di lavoro.
Ma Don Antonio non si è fermato qui. Ha lavorato molto anche con la cultura e le arti, creando anche qui dei posti di lavoro. Uno dei progetti più sorprendenti è quello dell’Orchestra Giovanile Sanitansamble: oltre 80 giovani, tra bambini e adolescenti dai 7 ai 24 anni, musicisti di due formazioni orchestrali (Orchestra Junior e Orchestra Giovanile). Orchestre dove spesso gli strumenti hanno dimensioni più grandi dei ragazzi che li suonano. La loro sede è nella basilica di San Severo alla Sanità, mentre la chiesa settecentesca dell’Immacolata e San Vincenzo dal 2013 sede del Nuovo Teatro Sanità , anche questo formato da ragazzi del quartiere. La chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi è la sede del laboratorio di Jago, un giovane scultore famoso per la scultura de Il figlio velato (una ‘cover’ del famoso Cristo Velato), mentre nella sacrestia della chiesa principale è stata aperta una palestra dove si svolgono corsi di boxe. Le vie di padre Loffredo (pardon, le vie del Signore) sono infinite…

Altre puntate di Onde Road su Napoli sono qui:
– La Napoli dei Maestri di Strada e del dios umano blogs.radiopopolare.it/onderoad/?p=4322
– Una Napoli altra blogs.radiopopolare.it/onderoad/?p=3356

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