Valle d’Itria

 

La Valle d’Itria accoglie il visitatore con distese di ulivi senza eguali (*), alberi nati da una terra rossa che profuma e rende il panorama un susseguirsi di effetti cromatici meravigliosi. E’ la meta ideale di un turismo lento, che consenta di entrare anche spiritualmente in contatto con il territorio. Spiritualità che ha uno dei suoi ‘templi’ nel Centro Bhole Baba, un ashram aperto quarant’anni fa sulla collina di contrada Portarino, appena fuori Cisternino, grazie all’impegno di alcuni devoti del maestro indiano Mahavatar Babaji. Qui abbiamo incontrato Shiva Das, che ci ha raccontato il percorso con cui un proto hippie veneto innamorato dell’India è diventato un Baba. L’ashram oggi fa bella mostra di sé tra trulli e muretti a secco bianco latte. Muretti che delimitano appezzamenti agricoli su cui ieri si spaccavano la schiena contadini pugliesi, oggi rimpiazzati dagli immigrati dal sud del mondo. Una quotidianità che ha partorito una cultura contadina che si è (e si deve) misurare spesso con una miseria profonda. Un universo che Matteo Salvatore, l’ultimo cantastorie di una terra generosa e allo stesso tempo avida, ha raccontato nelle sue canzoni. Considerato un maestro e apprezzato da artisti come Renzo Arbore e Vinicio Capossela, Matteo Salvatore è stato protagonista di una vita rocambolesca e tragica e i suoi brani risuonano tutt’oggi nell’immaginario collettivo popolare. “Le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare”: ha sentenziato lo scrittore Italo Calvino. La cucina pugliese, da parte sua, ha trasformato in tesori gastronomici quello che i contadini hanno saputo ricavare dalla terra di Puglia e Mimmo Lo Puzzo, del ristorante Le Chicche di zia Rosa (Via Tarantini 6, Cisternino) ci presenta alcuni di questi tesori. Un tour gastronomico che continua, sempre a Cisternino in un panificio a legna vecchio di 200 anni, al Caseificio Conte, al frantoio D’Amico (Contrada Tesoro 25, Strada Provinciale 17) e nella pasticceria Palazzo (Corso Umberto I, 1). Per smaltire il tutto niente di meglio che una partita con gli anziani del paese a Spacca Chiange (spacca pietra), uno sport tradizionale praticato tutte le mattine, da oltre 100 anni, in piazza Garibaldi. Ancora più ‘antiche’ le piante che troviamo al Conservatorio Botanico I giardini di Pomona. E’ un frutteto dove la biodiversità gemma nelle mille e più – letteralmente – varietà di piante da frutto antiche provenienti da tutto il mondo, molte delle quali salvate dall’estinzione. La cooperativa Serapia invece organizza delle escursioni in bicicletta nel Parco Regionale delle Dune Costiere, tra masserie e ulivi millenari. Per tirare il fiato niente di meglio che un concerto al Locusfestival a Locorotondo, uno degli eventi più importanti dell’estate pugliese (27 luglio – 14 agosto).

 

 

Ulteriori info e fotofografie sul blog Oltre il Balcone.

(*) “… distese di ulivi senza eguali…” che però sono minacciati dalla Xylella e dal maltempo. Per fare un punto della situazione: clicca qui.

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