Geografie partigiane dell’Alto Lario

 

“Sotto l’ombra di un bel fiore” (2018, Milieu) è un romanzo, basato su memorie dirette, di Cecco Bellosi che ha per protagonisti Pedro e Paolo che ripercorrono a distanza di anni le loro esperienze, di partigiano e di esule, e assistono in presa diretta al progressivo smantellamento dei loro sogni di cambiamento. Costruiti da Bellosi ricalcando le caratteristiche di alcuni dei protagonisti della Resistenza che ha conosciuto nel corso della sua vita, Pedro e Paolo rivivono gli avvenimenti che hanno segnato un intero territorio, quello del Lago di Como, teatro di uno degli episodi cardine della storia italiana del Novecento: la cattura e l’uccisione di Mussolini. In compagnia di Cecco abbiamo utilizzato il suo romanzo come fosse una guida di viaggio e abbiamo ripercorso le geografie della lotta partigiana dell’Alto Lario cercando protagonisti e voci della Resistenza. A Lenno l’astrofisico Corrado Lamberti, custode della bandiera originale della 52esima Brigata Garibaldi, ci racconta della battaglia che il 3 ottobre 1944 si consumò a poche decine di metri da casa sua, quando un manipolo di partigiani cercò di rapire il ministro degli Interni della R.S.I. Guido Buffarini Guidi, a quel tempo residente a Lenno. A Dongo incontriamo Wilma Conti che ci racconta di quando, quattordicenne, faceva la staffetta partigiana. Franco, per anni gestore del rifugio Brioschi sulla Grigna, ci spiega il ruolo di Riccardo Cassin, il “padre” dei Ragni di Lecco, con la lotta partigiana dell’Alto Lario. Ascoltiamo le voci dei partigiani custodite in un museo che Dongo ha dedicato alla resistenza (ma che un pazzo ha voluto chiamare “Museo della fine della guerra” www.museofineguerradongo.it). Infine a Bonzanigo di Mezzegra, davanti a Casa de Maria (un odierno B&B dove Mussolini passò le ultime ore prima di essere giustiziato), Cecco ci racconta il ruolo del partigiano Neri in quelle ore che hanno fatto la storia…

N.B. La colonna sonora della puntata è ricavata da “Songs of Resistence: 1942 – 2018”, undici canzoni tra passato e presente con vista sul futuro prossimo venturo, recentemente incise da Marc Ribot (la versione di “Bella Ciao” è cantata da Tom Waits)

 

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