Val Borbera

In Val Borbera si racconta che il Monte Giarolo (1.473 mt) sia una calamita naturale di matti. E in effetti ci vuole un pizzico di follia per scegliere di vivere in questo angolo dimenticato dell’Appennino, al confine tra Piemonte e Liguria. Maurizio Carucci, frontman degli Ex Otago, ai piedi del monte Giarolo ci vive già da alcuni anni con la compagna e una coppia di amici. Più precisamente a Cascina Barbàn, una cooperativa agricola che produce i gioielli della val Borbera, dal Timorasso, il cosiddetto Barolo Bianco, alle fagiolane di Figino. Maurizio ne parla in “Non esiste un posto al mondo”, la sua autobiografia uscita per i tipi di Harper Collins Italia. Parlano da soli i campi di lavanda che quando sono in fiore, da metà giugno ai primi di luglio, trasformano questo angolo di Appennino in una succursale della Provenza. La blogger Corinna Agostoni ha incontrato Cinzia della Casa della Lavanda a Vendérsi, frazione del comune di Albera Ligure, su una collina con vista panoramica sulla valle. Cinzia cura un progetto per le api nato durante i mesi del COVID, periodo in cui scelse di piantare 500 esemplari di lavanda per agevolare l’attività di questi insetti. Oggi il campo conta 1.040 piante di lavanda officinale, edibile. È soprattutto viola, ma ce n’è anche bianca e, dal 2026, saranno presenti anche esemplari di lavanda rosa. Sempre a Vendérsi Corinna ha incontrato anche Silvia ed Ivana, due donne che hanno trasformato una piccola frazione sconosciuta ai più in una istituzione culturale valborberina. Oggi, grazie alla loro creatività, Vendèrsi è diventato uno stupendo paesino famoso per i suoi settanta spaventapasseri. Un’oasi di pace dove si ritorna bambini. Andreina, guida turistica locale, racconta la valle e i cammini che la attraversano (tra cui il Cammino dei Ribelli, un percorso alla scoperta di storie medievali, feudali e partigiane). Sempre al microfono di Corinna, Rosanna, la signora delle rose (nell’agriturismo La Traversina coltiva 300 varietà di rose per un totale di 700 piante), e Silvia, guida cicloturistica, completano l’affresco vocale – tutto al femminile – della valle.

Per info: alexala.it

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