A Piazza Armerina non c’è solo la Villa del Casale…

Piazza Armerina. Entroterra del Golfo di Gela, 700 mt d’altitudine. Nel mondo è conosciuta per i mosaici della Villa Romana del Casale, che dalla scorsa primavera sono tornati ad essere visitabili dopo imponenti operazioni di restauro. Purtroppo quello che tocca Piazza Armerina è solitamente un turismo mordi e fuggi. Un vero peccato perché la città merita una sosta di almeno un paio di giorni per le sue numerose chiese. E per i suoi musei, tra cui quello della Civiltà Mineraria: gestito da ex minatori della locale ospita alcune fotografie che documentano le condizioni infernali con cui dovevano convivere i minatori. La locale pinacoteca invece ospita il ritratto di un suo importante cittadino: il gesuita Prospero Intorcetta. Missionario in Cina nella seconda metà del XVII secolo, aveva come missione la tracciatura di un ponte tra Oriente ed Occidente. Dopo quattordici anni il gesuita armerino tornò in patria, custodendo nel suo modesto bagaglio un fragile e prezioso volume da lui scritto: la prima traduzione in latino di Confucio operata da un occidentale. Questo storico reperto oggi è uno dei preziosi volumi ospitati nella Biblioteca Comunale “Alceste e Remigio Roccella”, sita in quella che nel 1600 era una Casa Professa della Compagnia di Gesù. In luglio il chiostro dello stesso edificio ospita Piazza Jazz, una delle poche rassegne estive di jazz che guardano più alla qualità del cartellone che ai nomi di cassetta. Di grande richiamo è sicuramente la Venere di Morgantina, una scultura greca del V secolo avanti Cristo trafugata 30 anni dal locale sito archeologico, acquistata successivamente dal Paul Ghetty Museum di Malibu, che l’ha restituita dopo una lunga trattativa. La Venere oggi è il pezzo pregiato del Museo Archeologico di Aidone, un borgo a una decina di chilometri da Piazza Armerina che ospita un imponente sito archeologico i cui scavi si estendono in una vallata e sulle due colline che la racchiudono. Un agora, un piccolo teatro, alcuni mosaici al riparo sotto delle tettoie… sono un’infima parte delle ricchezze di quest’area archeologica. Peccato che non ci siano i soldi (e/o la volontà politica) per portare alla luce e sfruttare l’enorme tesoro sepolto da secoli in quest’area.

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Comune Piazza ArmerinaFestival Jazz di Piazza ArmerinaMuseo Archeologico di Aidone

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