La lotta che le combattenti curde delle Ypj hanno portato avanti (e portano avanti) contro lo stato islamico ha destato interesse in tutto il mondo. Non il solo movimento curdo è attraversato da questa potenza femminile: segni importanti si riscontrano anche in Turchia e in Iraq (con le unità femminili di difesa civile, le Yps-j, e quelle di difesa popolare inquadrate nel Pkk, Yja-Star) e in Iran (Hpj). Le donne curde non sono soltanto combattenti, ma in primo luogo militanti: da anni c’è chi tra loro sviluppa una concezione teorica articolata del ruolo delle donne non soltanto nella liberazione del Kurdistan, ma dell’umanità, confrontandosi tanto con il pensiero rivoluzionario e il femminismo, quanto con le culture cristiana, ezida e musulmana, o con le filosofie occidentali e orientali.
Edgarda Marcucci, detta Eddi, attivista No Tav, femminista, nel 2017 decise di recarsi nel Rojava per prendere visione personalmente di questa realtà. Il passo successivo fu la decisione di arruolarsi e imbracciare le armi per combattere l’Isis accanto alle milizie delle donne curde, consapevole – come affermano le Ypj – che lo Stato islamico è una manifestazione (la più estrema) dei caratteri patriarcali e parassitari che troviamo in tutto il mondo di oggi. Sua madre, la regista e scrittrice Roberta Lena, si è improvvisamente trovata nel ruolo di essere madre di una figlia guerrigliera. Un’esperienza totalizzante che racconta nel libro “Dove sei?” (People Edizioni). E’ il racconto della lotta di Eddi, del suo significato e dell’attesa di chi rimane a casa, con la speranza di veder tornare sana e salva la propria figlia. È un percorso di maturazione tutt’altro che facile e scontato, un affannoso diario d’amore e di condivisione.
Benedetta Argentieri è una giornalista indipendente, regista e autrice. “Blooming in the Desert” è il suo ultimo documentario sulla rinascita di Raqqa, l’ex capitale dello Stato Islamico in Siria, grazie alla partecipazione delle donne locali. “I Am The Revolution” del 2018 è un suo lungometraggio su tre donne che lottano per una rivoluzione femminista in Iraq, Siria e Afghanistan. E’ sua la scheda sul Rojava, la regione a maggioranza curda all’interno della Siria dove ha combattuto Eddi. La denominazione è data dagli stessi abitanti curdi, visto che nella lingua locale “rojava” significa occidente. Infatti, i territori siriani a maggioranza curda costituiscono la parte occidentale della regione storica del Kurdistan, la quale a sua volta comprende i territori abitati in maggioranza dai curdi dissipati in cinque differenti Stati.