Di questi tempi, per molti amanti della montagna invernale, la mitica settimana bianca da ‘giocarsi’ in febbraio è ormai solo un ricordo vintage, ma a qualche incursione mordi e fuggi non si può proprio rinunciare. In Trentino le proposte non mancano. Trentino Ski Sunrise, grazie alle aperture degli impianti anticipate di qualche ora (di solito verso le 6 del mattino), consente di arrivare sulle piste da sci prima di tutti. L’ impianto di risalita porta in quota lo sciatore, in un punto di vista privilegiato dal quale si possono ammirare le luci chiare e rosate dell’alba che, a poco a poco, infuocano il panorama. A seguire una colazione stratosferica con pane caldo appena sfornato, marmellate artigianali, torte profumate, oltre a latte, yogurt, cereali croccanti e l’immancabile caffè. Ma anche prelibatezze salate, come i salumi e gli insaccati locali, i saporiti formaggi e le uova energetiche. Chi non calza gli sci può puntare sui sentieri che portano al Santuario di San Remedio, un luogo di pellegrinaggio, costruito su una rupe calcarea alta oltre 70 metri. Immerso in una splendida cornice naturale, il complesso architettonico è formato da più chiese e cappelle costruite sulla roccia. L’intera struttura è collegata da una ripida scalinata con ben 131 scalini. La cappella più antica dell’edificio risale all’XI secolo, nel corso dei secoli sono state erette altre tre piccole chiese, due cappelle e sette edicole della Passione. Il complesso è dedicato a un santo, San Romedio, su cui circolano svariate leggende. La più nota è sicuramente quella che riguarda un orso. Si narra che l’eremita Romedio ormai anziano era diretto a cavallo a Trento, per incontrare il Vescovo, ad un certo punto il cavallo viene sbranato da un orso, ma Romedio sarebbe riuscito a rendere mansueto l’orso cavalcandolo fino a Trento. Ottimo pretesto per fare un punto sulla situazione degli orsi selvatici nei boschi del Trentino. Per brindare alla salute di questi plantigradi, augurando loro lunga vita, si può brindare al Maso Panizza di Sopra presso l’Azienda Eredi Cobelli (cobelli.it). La sua Schiava è ottima e la vista sulla Piana Rotaliana strepitosa…
N.B. Dopo avere ascoltato la puntata di Onde Road sulla coltivazione delle mele in Val di Non (blogs.radiopopolare.it/onderoad/?p=3562) un comitato territoriale che da anni lotta contro l’uso dei pesticidi in agricoltura ci ha chiesto un intervento che ovviamente ospitiamo volentieri.