Queyras

Il Queyras, una regione francese situata nel dipartimento delle Alte Alpi, è una meta perfetta per chi d’estate (ma anche adesso, in pieno inverno) vuole fare un’immersione nella natura. La regione ospita un parco naturalistico regionale di 650 km quadrati. Siamo a poco più di 140 km da Torino. Dall’ex capitale sabauda si prosegue sino a Salice D’Aux, due ore d’autobus e si è nel Queyras. Montagne e valli di straordinaria bellezza popolate da camosci (ne sono stati censiti 2500), stambecchi, aquile reali, marmotte, lupi, gufi reali, fagiani di monte, boschi lussureggianti e una miriade di laghetti e cascate. Castelli e pittoreschi villaggi montani. Ogni intervento dell’uomo, dagli insediamenti abitativi agli alberghi, dalle strutture per cimentarsi negli sport più svariati alle piste e gli impianti sciistici (105 km di piste per lo sci alpino e 150 per quello nordico, con tariffe più economiche rispetto all’Italia), sono realizzati cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Zone ed impianti sicuramente meno affollati rispetto alla media. La scelta politica di non potenziare gli impianti di risalita impedisce lo sbarco di folle starnazzanti e consente la riscoperta del fascino dei vecchi skilift. Anche se non si pratica il telemark qui si scia vintage. E si scia ‘a prezzi politici’: un giornaliero costa 21 euro e mezzo. 30 euro l’abbonamento per il weekend. Prezzi da fantascienza.Gratuito invece l’ingresso al piccolo museo di Ristolas, l’ultimo comune del Queyras, sui contrafforti del Monviso. E’ in una casetta lungo la pista di fondo, abitata da Monsieur Stephan. Tre camerette che affitta ai turisti, una dove vive lui e un salone, utilizzato per il museo. Dalle finestre si vedono il Col de La Croix e il Col de Pelvas. E si possono osservare gli uccelli che vivono nella vallata. Alle pareti quadretti con le impronte degli animali, alcune sue creazioni artistiche, disegni di indigeni con abiti tradizionali, una bandiera occitana, una cartina dell’Occitania. E alcune pubblicazioni su usi, costumi e storia locale. Attira la ns attenzione un volumetto dedicato agli escartons, abitanti di una Repubblica nota per aver messo al bando nel 1343 il regime feudale ed esteso il diritto di voto anche alle donne. Chiediamo a Stephan di raccontarci chi erano gli Escarton e lui ci risponde mescolando francese, occitano e qualche parola di italiano.

Link Utili:

Sito del QueyrasSito del museo di RistolasAssociazione Culturale Escarton

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