Un viaggio per vedere com’è cambiata l’America che 50 anni fa, con la marcia di Selma, iniziò la battaglia per i diritti civili degli afro-americani. Un viaggio che inizia a Cairo, Illinois. Ferguson, nella contea di St. Louis, la cittadina del Missouri dove è infiammata la protesta dopo l’uccisione di un giovane nero disarmato colpito con sei colpi dalla polizia, è poco lontana. Cairo alla fine degli anni Sessanta è stata teatro di scontri causati da un episodio molto simile a quello accaduto nel sobborgo di St. Louis. Per tutto il Novecento era uno degli snodi commerciali più importanti del Midwest, oggi è una “città zombie”. L’ospedale è chiuso, la piscina è chiusa, la stazione dei bus è chiusa, l’ultimo treno della City of New Orleans si è fermato a Cairo nel 1988, mentre c’è ancora la Central Station ma i treni tirano via veloci, non degnano Cairo neanche di uno sguardo sdegnato, neanche di un fischio di scherno. Oggi Cairo è un cumulo di ruggine. Dopo l’estate del 1967 divenne maledetta, una città da cancellare dalla coscienza americana. Benedetta non è nemmeno East St Louis, città gemella di Saint Louis lungo il Mississippi. St Louis e East St Louis sono due mondi distanti, che si guardano in cagnesco. Sulla costa orientale del fiume, c’è East St Louis, dove si trovano fabbriche, cementifici, ex prati ricoperti di detriti e immondizia, palazzi semidistrutti e disabitati. Qui gli uomini sono neri, malvestiti, sguardo diffidente e lontano. Di là dall’Eads Bridge invece c’è la “vera” St Louis, una classica città americana. Qualche centinaia di chilometri più sotto, seguendo il Mississippi, c’è Memphis. Era la città del cotone, storicamente una delle più alte concentrazioni di popolazione nera degli States. E’ qui che nel 1960 vennero organizzate le prime marce per l’integrazione razziale. Ed è sempre qui che, su un balcone del Lorraine Motel, è stato assassinato Martin Luther King. Era il 4 aprile del 1968 e, visitando oggi la città, sembra che tutto si sia fermato quel giorno. A partire dal Lorraine Motel, il cui aspetto esteriore non è più stato toccato ed internamente è diventato sede del National Civil Rights Museum (www.civilrightsmuseum.org). Anche ad Atlanta, la città natale di Martin Luther King, abbondano monumenti e musei che ricordano le lotte capeggiate dal reverendo nero. Ma sentendo la storia del medico condotto di Edwards, Mississippi, un vecchio quasi novantenne, che riceve i suoi pazienti in auto (non ha né soldi né voglia per riaprire lo studio dove la moglie gli aveva fatto da infermiera prima di andarsene tre anni orsono: e questo è tutto quello che la sanità americana, la più avanzata, tecnologica, ricca e costosa può offrire ai residenti di Edwards, Mississippi) ci si rende conto che il viaggio iniziato da M L King è ancora lungo…