Cimiteri

Il delta del Danubio è una sterminata no man’s land, fatta più di acqua che di terra, dove il fiume svanisce nel mare. Sulina è una piccola città costiera della Romania, situata nelle adiacenze della foce del Danubio. E’ raggiungibile solo arrivandoci in barca da Tulcea perchè non esistono strade che la collegano al resto del Paese. Nacque nel 1856, dopo la guerra di Crimea, per garantire la libertà di navigazione e di commercio sulla grande arteria fluviale, assicurando nel contempo la neutralità del tratto marittimo del Danubio. Sulina divenne porto franco e si sviluppò rapidamente diventando una piccola cittadina cosmopolita, la cui neutralità, anche in caso di guerra, era certa per statuto. A quel tempo ospitava  22 comunità religiose e sette consolati. Di quegli anni è sopravvissuto poco, tra cui un cimitero multietnico, situato alla porta d’uscita dalla città, andando verso la spiaggia. In realtà più che un cimitero, è un insieme di quattro cimiteri: quello britannico, quello ebraico, il cimitero cristiano e quello mussulmano (quest’ultimo facilmente riconoscibile perché sulle tombe spesso campeggia un fez). Le tombe, all’ombra di un salice o di un’acacia, raccontano storie di pirati, principesse e giovani innamorati…

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