Per il sottoscritto, figlio di dipendenti dell’ENI di Enrico Mattei, le colonie erano a Borca di Cadore e a Cesenatico, sulla riviera romagnola. In entrambi i casi trattasi di architetture che fotografano la cultura matteiana. Meritano una incursione anche se non ci siete mai stati. E una incursione meritano anche tutte le ex colonie della riviera adriatica: un affascinante itinerario fra i colossi dell’architettura degli anni Trenta, tra Futurismo e Razionalismo. Vincolati come beni storico-artistici, ma per lo più in stato di totale degrado. In buono stato invece, secondo il vicesindaco Mariagrazia Guida, sono le colonie del comune di Milano. Anche se per farle vivere si sono dovuti aumentare i prezzi delle rette… Per chi volesse approfondire l’argomento purtroppo la bibliografia è scarna. Oltre a uno speciale del mensile Domus (numero 659 del marzo 1985), sono da citare il libro Colonie a mare (AA VV, Grafis, Bologna, 1986) e Cities of chilhood, italian colonie of the 1930s (The Architectural Association, London, 1988). Se conoscete altri testi segnalateceli.
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