Decine di migliaia di persone ogni anno percorrono a piedi la via per Santiago e la via Francigena. Nuovi pellegrini che rinnovano la secolare tradizione del viaggio nei luoghi santi per trovare risposte nuove a domande eterne. Antichi tracciati che costituiscono la memoria profonda di un continente e che sono in grado di raccontarci quello che siamo stati e come potremmo essere. A fianco di queste ‘camminate’ spirituali in questi ultimi anni sono nati decine, centinaia di sentieri ‘laici’. O, molto più semplicemente, ci si rapporta laicamente ai grandi cammini ‘mistici’. In entrambi i casi trattasi di cammini veri, lunghi. Che affaticano e sfiancano. E trasformano chi li pratica. Non è (solo) un’esperienza spirituale, ma un modo diverso di conoscere un territorio. La gente che ci vive. Un viaggio in cui emergono con forza inaudita i sentimenti più profondi: paura, spaesamento, nostalgia, disillusione, stupore e allegria. La viandanza diventa uno straordinario modo per conoscere anche se stessi. E’ una grande metafora… c’è tanta vita dentro. In questa puntata di Onde Road ne parliamo con Luigi Nacci, insegnante, giornalista, guida escursionistica ed ideatore del Festival della Viandanza (quando non viaggia a piedi da solo lo fa con The Rolling Claps, gruppo che ha fondato per riscoprire le antiche vie). Con Marco Albino Ferrari, scrittore e direttore di Meridiani e Montagne. Con Luca Gianotti, scrittore che con la Compagnia dei Cammini da oltre vent’anni diffonde in Italia la cultura del cammino, il turismo responsabile e il movimento lento. E con Nicoletta Cesari, una pellegrina 2.0.
Ascolta il podcast: