Scoprire le Marche

01_Parco Naturale del Monte San Bartolo

Economia rampante, stile conservatore. Le Marche sono la regione più ottimista, quella in testa alle classifiche di inglesi e americani (il New York Times l’ha definita la regione dove “sopravvive l’Italia che non c’è più”). Ha sedotto scrittori ed artisti come Enzo Cucchi e Tullio Pericoli che è tornato a dipingere nella sua casa di Rosara, vicino ad Ascoli Piceno. Qualcuno parla di nuovo Rinascimento marchigiano… E nemmeno il terremoto è riuscito a privare la gente di questa terra della loro voglia di vivere. E’ per questo che abbiamo deciso di organizzare un viaggio targato Radio Popolare proprio nelle Marche. E di farlo nel periodo migliore , a cavallo tra primavera ed estate. La costola marchigiana di Viaggi e Miraggi ha studiato un itinerario che noi abbiamo integrato. Conosceremo così la Bicipolitana di Pesaro: una metropolitana di superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze le biciclette. Lo schema utilizzato è quello delle metropolitane di tutto il mondo. Vi sono delle linee (gialla, rossa, verde, arancione….) che collegano diverse zone della città, permettendoti uno spostamento rapido, con zero spesa, zero inquinamento, zero stress. E con la certezza che sulla Bicipolitana di Pesaro non si perde neanche un bambino. Andremo a Ca’ del Santo, una grande casa rurale del XII secolo, che sorge tra alberi monumentali e un’ara preistorica, dove è conservata l’Arca dei Semi di “Civiltà Contadina”, uno scrigno di biodiversità alimentare a livello europeo. Avremo un incontro (molto) ravvicinato con la cultura enogastronomica marchigiana, il risultato di diverse civiltà e popolazioni che si sono succedute nel corso dei secoli e della mescolanza tra la tradizione contadina, fatta di ingredienti semplici e pasti frugali, e l’opulenza dei banchetti di nobili e clero, dove l’abbondanza e la ricercatezza dei cibi rappresentavano vere e proprie manifestazioni di potere. Le Marche sono una regione poco conosciuta dal punto di vista enogastronomico, eppure può vantare una varietà di prodotti tipici davvero straordinaria: ciauscolo, lonzino di fico, tacconi, cicerchia, vernaccia, vino cotto. La lista è davvero lunga, e la scopriremo insieme ascoltando un brano del nuovo lavoro dei Gang

civiltacontadina.it – viaggiemiraggi.org

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A Istanbul con Radio Popolare

ISTANBUL Fener ott 2014 004

Un viaggio a Istanbul con 36 ascoltatori di Radio Popolare. Cinque giorni di full immersion in una metropoli frenetica e in continua evoluzione.

Il concerto / cena / dibattito alla ‘Casa Verde’ (Yesil Evi): un centro culturale all’ultimo piano di un palazzo dalle parti di Piazza Taxim. L’occasione per farsi raccontare che fine ha fatto il movimento di Gezi Park e per apprezzare la musica dei Kara Günes. La visita dei quartieri di Fener e Balat, quartieri storicamente meticci, religiosamente e culturalmente, che stanno diventando enclave di fondamentalisti islamici. Il Museo d’arte moderna e quello di Orhan Pamuk (Museo dell’innocenza). Lo splendore della moschea di Rustem Pasha e la ‘rivoluzione contemporanea’ della Moschea Sakirin. I binari morti della stazione ferroviaria di Haydarpaşa, un contraltare neoclassico alle moschee della costa asiatica di Üsküdar. Il mercato organico di Sisli e le infinite bancarelle del Gran Bazar. I cortei dei curdi per i fratelli di Kobane e la visita notturna di Ortaköy, uno degli angoli più romantici di Istanbul. E poi le cene nelle meyhane di Beyoglu. Le bevute di raki e di ayran.  I tram, la nuova metropolitana, le lunghe camminate. La simpatia di Yudum, la nostra guida, e la pazienza di Francesca, l’accompagnatrice di Viaggi e Miraggi. E la scoperta che Istanbul ha una sua piccola Radio Popolare: la trovate sui 94.9 di Açik Radyo…