Bristol, la città di Banksy

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Bristol è una cittadina distesa sulla costa nord-orientale del Somerset, che vanta diverse originalità tra cui autobus che funzionano con le deiezioni umane e una pianificazione urbanistica rispettosa di ambiente e natura. E’ anche la città dove da 3 anni circola il Bristol Pounds, la prima moneta complementare inglese con cui si  possono fare acquisti nei negozi, ma anche pagare le tasse. Ed è la città che ha dato i natali a Banksy. Se, come era accaduto decenni prima con la musica rock, un fenomeno sovversivo come la street art è oggi anche una realtà di massa con ingenti risvolti commerciali, molto lo si deve proprio a Bansky. Fu lui uno dei principali protagonisti dell’evento che portò lo sguardo dei critici e degli addetti ai lavori sulle opere di artisti che come tele avevano adottato i muri urbani. Era il luglio del 1985 quando la Galleria Arnolfini inaugurò l’esposizione Graffiti art in Britain, documentando le forme d’arte giovanile  presenti sul territorio e dando voce, e spazio, a tutti quei giovani artisti che fino a quel momento avevano potuto esprimersi solo in strada. A tutt’oggi la Galleria Arnolfini continua ad essere un polo di riferimento per l’arte contemporanea inglese. Accanto a giovani artisti che affrescano muri a loro destinati, ragazzini e giovanotti ormai cinquantenni rovistano ogni vicolo del quartiere di Stoke Croft fotografando muri impreziositi da firme che ormai espongono anche nei musei di Los Angeles e Tokyo. Tappa imperdibile la parete del palazzo che ospitava il negozio Subway Records, dove campeggia “Mild Mild West”, una delle prime opere di Bansky. La realizzazione richiese tre giorni di lavoro: nel primo l’artista dipinse completamente il muro di nero utilizzando la vernice per le automobili, nel secondo disegnò l’orso Teddy con la molotov in mano e i poliziotti, mentre il terzo lo dedicò alle parti scritte. Molto apprezzato anche il murale risalente allo scorso ottobre, quando su una parete è apparsa una rivisitazione de “La ragazza con l’orecchino di perla”,  dipinta da Jan Vermeer nel 1665. L’ultima invenzione di Banksy è Dismaland, il bemusement park, aperto a Weston Super Mare, una sconosciuta cittadina inglese sul Canale di Bristol. E’ un parco dei divertimenti al contrario, una tetra allegoria dei parchi divertimenti Disneyland, una denuncia sociale. Aperto al pubblico dal 22 agosto al 27 settembre ha ospitato 150mila visitatori venuti da tutto il mondo. Al momento della chiusura sul sito web di Dismaland, Banksy ha pubblicato un’immagine del campo dei migranti di Calais, sull’altro lato della Manica, e ha sovrapposto il castello di Cerentola del suo parco, che ha rappresentato come fosse stato devastato da un incendio. Un messaggio per annunciare che Dismaland, o alcuni suoi segmenti, verrà rimontato nella zona della cittadina portuale francese dove circa 5mila siriani, libici ed eritrei si trovano accampati?

visitbritain.com  •  visitbristol.co.uk  •  banksy.co.uk  •  dismaland.co.uk