Finlandia

Tampere

Helsinki una città avveniristica e sinuosa, che talvolta assomiglia alla Gotham City di Batman e in altri momenti, invece, sembra una copia più piccola e riservata di San Pietroburgo. E’ anche l’ultima capitale della gastronomia nordica e uno dei nuovi punti cardinali della geografia mondiale del gusto. Per una conferma che questo successo sia strettamente legato all’altissima qualità delle materie prime, specchio del legame viscerale della cultura finlandese con la natura, basta fare un giro in un grande supermercato. Visitare un mercato o uno dei negozietti dove si vendono marchi della tradizione finnica. Un tour suggerito da “Food Helsinki? Hel Yeah”, una mappa tematica che può essere chiesta all’Ufficio del Turismo. Una seconda mappa (“Design District Helsenki”) è utile per muoversi con agilità in quello che è un autentico paradiso per gli appassionati di shopping e design, un polo creativo che comprende 25 vie che offrono un vasto assortimento di negozi di moda, arredamento, antiquariato, articoli per la casa e pezzi d’avanguardia. E che esista un legame tra design e cucina ce lo conferma Beba Marsano, critica d’arte ed esperta di turismo culturale che su questo tema ha recentemente scritto per il Corriere della Sera.  A Tampere, 180 km a nord di Helsinki, si respira lo stesso mood, ma le architetture sono completamente diverse. La città è cresciuta in mezzo a due laghi e le rapide, alimentate dai 18 metri di dislivello dei due laghi, hanno permesso lo sviluppo di Tampere durante la rivoluzione industriale e caratterizzato la città come primo centro operaio di tutta la nazione. In pratica è stata la Manchester finlandese. Le fabbriche e le ciminiere danno un aspetto particolare alla città. Poche però sono ancora in funzione: quasi tutte sono state convertite in spazi culturali o commerciali. L’alta presenza di operai ha fatto sì che Tampere fosse la capitale dei Rossi durante la guerra civile, scoppiata subito dopo la dichiarazione di indipendenza dalla Russia nel 1917. Il legame con la Russia e le idee socialiste sono sempre stati forti: Lenin a Tampere pianificò la rivoluzione e per i cultori del soggetto una visita al museo a lui dedicato è imperdibile. E lo è anche una visita a la Valle dei Mumin, uno spazio museale dedicato agli ippopotami bianchi partoriti dalla mente della scrittrice ed illustratrice Tove Jansson.

Centinaia di km più a nord c’è la terra del popolo Sami, la Lapponia. A queste latitudini tra dicembre e gennaio il sole praticamente non si alza sopra l’orizzonte. Ma questo non impedisce di immergersi in una natura incontaminata. Sci di fondo su piste che percorrono la foresta. Scorribande nel bosco in motoslitta. Camminata notturne con le ciaspole. E, con un po’ di fortuna, la magia dell’aurora boreale…