Il sertão è una regione semi-arida del Brasile che include molti stati del nord est: da quello di Bahia al Pernambuco, dal Cearà al Piauì. E’ costituito prevalentemente da bassopiani, piazzati ad una altitudine compresa tra 200 e 500 metri sul livello del mare. Qui regna la caatinga, un bioma unico del Nordeste brasiliano che deve il nome alla colorazione chiara delle piante che la compongono: caa (foresta)+ tinga (bianca). Dalla metà seconda metà del XIX secolo è stata terra di banditi, come Virgulino Ferreira da Silva, conosciuto da tutti come Lampião. Della sua donna Maria Gomes de Oliveira, detta Maria Bonita (Maria la bella). E di strani ‘santi’ come Padre Cicero, il Padre Pio del sertão. Erano gli anni dell’epopea dei «cangaceiros», i briganti brasiliani che divennero leggendari e spietati idoli popolari. Allo loro esperienza è legato il termine cangaço, che identifica un movimento sociale, le cui motivazioni e cause sono da ricercarsi nelle particolari condizioni socio-politico-economiche in cui si trovava il nordest del Brasile in quegli anni. Ebbe personaggi che assunsero un rilievo persino leggendario e che si guadagnarono un certo appoggio da parte della popolazione, che vedeva nei cangaceiros l’unica possibilità di proteggersi dallo strapotere dei grandi latifondisti, i cosiddetti Coroneis (Colonnelli). Il brigantaggio praticamente finì con la morte dei due capi storici, Lampiao e Corisco. Entrambi dopo la decapitazione furono portati in giro per le città di Bahia, del Pernambuco, di Alagoas e del Sergipe e solo nel 1969 i resti dei due banditi furono pietosamente sepolti. Oggi nel sertao, oltre a decine di leggende, sopravvive la ‘moda’ lanciata da Lampião e soci: abbigliamento di cuoio, cartucciere a tracolla, gilet ricamato, gambali e cappello a feluca, abbellito da stelle e croci.
(Un grazie particolare a Josè Louiz del Roio per la collaborazione)