Un viaggio a Istanbul con 36 ascoltatori di Radio Popolare. Cinque giorni di full immersion in una metropoli frenetica e in continua evoluzione.
Il concerto / cena / dibattito alla ‘Casa Verde’ (Yesil Evi): un centro culturale all’ultimo piano di un palazzo dalle parti di Piazza Taxim. L’occasione per farsi raccontare che fine ha fatto il movimento di Gezi Park e per apprezzare la musica dei Kara Günes. La visita dei quartieri di Fener e Balat, quartieri storicamente meticci, religiosamente e culturalmente, che stanno diventando enclave di fondamentalisti islamici. Il Museo d’arte moderna e quello di Orhan Pamuk (Museo dell’innocenza). Lo splendore della moschea di Rustem Pasha e la ‘rivoluzione contemporanea’ della Moschea Sakirin. I binari morti della stazione ferroviaria di Haydarpaşa, un contraltare neoclassico alle moschee della costa asiatica di Üsküdar. Il mercato organico di Sisli e le infinite bancarelle del Gran Bazar. I cortei dei curdi per i fratelli di Kobane e la visita notturna di Ortaköy, uno degli angoli più romantici di Istanbul. E poi le cene nelle meyhane di Beyoglu. Le bevute di raki e di ayran. I tram, la nuova metropolitana, le lunghe camminate. La simpatia di Yudum, la nostra guida, e la pazienza di Francesca, l’accompagnatrice di Viaggi e Miraggi. E la scoperta che Istanbul ha una sua piccola Radio Popolare: la trovate sui 94.9 di Açik Radyo…