Il toponimo Capoverde viene da un dito di spelacchiata terra senegalese che dalla costa africana, seicento chilometri più a est, sembra indicare senza esitazione le isole. E’ un arcipelago fatto di dieci isole, di cui nove abitate, più vari scogli e isolotti che non lo sono, o non lo sono più. Hanno contorni, contenuti e ovviamente colori diversi, ma a parte poche baie riparate da parentesi di roccia, lottano tutte contro i capricci dei venti. L’arcipelago è talmente battuto dalla variante locale dall’harmattan (il leste) e dalle onde che i primi che lo trovarono sul loro cammino – pescatori senegalesi, esploratori genovesi e veneziani – decisero di non stabilirsi su queste terre deserte. Dopo essere state a lungo disabitate, nel sedicesimo secolo sono diventate uno scalo sulla rotta per l’America, poi il crocevia del commercio degli schiavi. Una terra di emigrazione e di miseria. Se non ci fossero state le infinite spiagge con la sabbia fine, il vento, il windsurf e Cesaria Evora, l’arcipelago sarebbe rimasto tagliato fuori dal mondo. Corinna Agostoni, titolare del blog oltreilbalcone.com, ci racconta un’isola del distretto di Sopravento: l’Ilha do Sal, l’Isola del Sale. In passato era conosciuta come Ilha Plana, isola piatta. Entrambi i termini descrivono puntualmente questo coriandolo di terra baciato dal sole in mezzo all’Oceano Atlantico. La sua essenza selvatica è a rischio perchè è l’isola di Capo Verde più gettonata dai turisti di tutto il mondo, che vengono qui per le sue spiagge da cartolina. Corinna l’ha percorsa in lungo e in largo, da Kite Beach, il paradiso dei surfisti, a Santa Maria, vivace centro urbano sulla punta meridionale dell’isola, senza dimenticare la duna solitaria di Ponta Preta (dove risiede un bar che spaccia la miglior caipirinha dell’isola), e ci elenca dove fare tappa. Ma ci racconta anche la storia di alcuni dei tanti italiani che hanno deciso di trasferirsi qui per viverci. Tra questi anche Libero, 50enne romagnolo, titolare di Tribal Surf, una delle scuole di kite surf più importanti di Sal. Libero, cittadino del mondo, con i capelli rasta e l’animo libero (gli amici lo chiamano “Free“), ci introduce i grandi campioni di kite che ha allevato, portando ai nostri microfoni cultori dell’onda perfetta come Matchu Lopes e Airton…
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